I MERCATI
MERCATO E PREZZO DI EQUILIBRIO
IL MERCATO
Si chiama mercato quel luogo, reale o astratto, nel quale i beni vengono scambiati.
Con il termine beni indicheremo, in questa e nelle prossime lezioni, degli oggetti o dei servizi che sono in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori.
Sul mercato si forma il prezzo del bene dall'incrontro:
- della domanda da parte dei compratori;
- e dell'offerta da parte dei venditori.
Perché possa esistere un mercato, quindi, è necessario che vi siano due figure distinte:
- il consumatore, il quale ha come obiettivo l'acquisto di beni che gli permettano di soddisfare i propri bisogni cercando di minimizare i costi;
- il produttore, il quale cerca di vendere i prodotti sul mercato in modo da massimizzare il suo profitto.
Chiaramente questi due soggetti hanno esigenze contrapposte che devono incontrarsi in un prezzo che soddisfi entrambe le parti.
MERCATI CONCORRENZIALI E MERCATI NON CONCORRENZIALI
I mercati si possono distinguere in:
- mercati perfettamente concorrenziali, detti anche mercati perfettamente competitivi o di concorrenza perfetta;
- e mercati non concorrenziali.
Si parla di mercati perfettamente concorrenziali quando il mercato è caratterizzato dalla presenza di un numero molto elevato di compratori e venditori, i quali effettuano transazioni estremamente piccole e tali che, nessuno di essi, è in grado di influenzare il prezzo di mercato.
In questo tipo di mercato prevale un unico prezzo che è il prezzo di mercato che si forma dall'incontro della domanda e dell'offerta.
Nei mercati non perfettamente concorrenziali venditori diversi possono chiedere prezzi diversi per lo stesso prodotto. In questi casi, quando si parla di prezzo di mercato si fa riferimento al prezzo medio relativo ad uno stesso prodotto offerto dai diversi venditori.
Sono mercati non concorrenziali:
- il monopolio;
- il monopolio bilaterale;
- il duopolio;
- l'oligopolio;
- la concorrenza monopolistica.
ESTENSIONE DI MERCATO
Quando si parla di mercato come luogo di incontro della domanda dei consumatori e dell'offerta dei venditori è necessario definire l'estensione del mercato, cioè dobbiamo definire i suoi limiti sia:
- dal punto di vista geografico;
- che con riferimento ai beni che esso comprende.
PREZZI NOMINALI E PREZZI REALI
Parlando di prezzi di mercato occorre distinguere:
- i prezzi nominali dei beni;
- i prezzi reali degli stessi beni.
La distinzione è particolarmente importante in periodi di inflazione.
Il prezzo nominale di un bene è il prezzo applicato dal venditore del bene in un dato momento.
Il prezzo reale dello stesso bene è, il prezzo, tenuto conto del tasso di inflazione.
Per determinare il prezzo reale di un bene, conoscendo il suo prezzo nominale e il FOI, ovvero un indice dei prezzi al consumo determinato dall'ISTAT, si procede nel modo seguente:
Esempio: vogliamo sapere il prezzo reale di un bene il cui prezzo nominale nell'anno x è pari a 1.300 euro.
Prendiamo come anno di riferimento l'anno x-10, il cui FOI è posto pari a 100.
Il FOI calcolato dall'ISTAT per l'anno x è pari a 125.
Il calcolo da fare per determinare il prezzo reale del bene, cioè il prezzo depurato dall'inflazione, è: