LO STATO LIBERALE
FORME DI STATO
NASCITA DELLO STATO LIBERALE
La Rivoluzione francese del 1789 pose fine allo Stato assoluto per dar vita alla nascita dello Stato liberale che si diffuse largamente nel XIX secolo.
CARATTERISTICHE DELLO STATO LIBERALE
Lo Stato liberale ha due caratteristiche fondamentali:
- è basato sulla divisione dei poteri tra organi diversi;
- riconosce le libertà fondamentali dei cittadini,
in particolar modo:
- la libertà economica, ovvero la libertà di intraprendere attività economiche senza limitazioni o controlli da parte dello Stato;
- e il diritto alla proprietà privata.
Il principio di libertà non si riferisce più ad una classe sociale, ad un ceto, bensì al singolo individuo.
I diritti dei cittadini sono disciplinati in una Costituzione scritta e, in caso di una loro violazione, vi è la possibilità di rivolgersi all'autorità giudiziaria. Per questa ragione lo Stato liberale viene detto anche Stato di diritto.
Al di là di queste caratteristiche comuni, lo Stato liberale non si presenta come un modello sempre uguale nei diversi paesi europei dove si assiste a Stati liberali molto diversi tra loro a seconda del diverso contesto storico e sociale.
STATO DI DIRITTO E STATO ELITARIO
Lo Stato liberale è uno Stato di diritto, cioè uno Stato che non è più basato sulla volontà del sovrano che non ha nessuno a lui superiore, bensì si basa sulla supremazia della legge. Il Parlamento, che è un organo elettivo, stabilisce le norme relative alle libertà fondamentali.
Pur essendo uno Stato di diritto, lo Stato liberale non è uno Stato democratico, cioè uno stato nel quale il potere appartiene al popolo. Infatti, la maggior parte dei cittadini non ha il diritto di voto che spetta, esclusivamente, ai nobili, al clero e ai ricchi.
Per questo lo Stato liberale deve essere considerato uno Stato elitario, cioè uno Stato nel quale le scelte sono effettuate da una èlite, termine francese usato per indicare solamente una minoranza scelta della società.
STATO LIBERALE E FORME DI GOVERNO
Nello Stato liberale la forma di governo è sempre quella parlamentare.
Tuttavia gli equilibri tra Parlamento e potere esecutivo non sono sempre gli stessi e variano da una realtà all'altra, per cui si va:
- dalla monarchia costituzionale, nella quale il ruolo del Parlamento è più limitato;
- al governo parlamentare, dove il Parlamento ha un ruolo ben più ampio.
DIVISIONE DEI POTERI
Come si è detto, una delle caratteristiche dello Stato liberale è il principio della divisione dei poteri, principio affermato dal filosofo francese Montesquie in base al quale:
- il potere legislativo spetta al Parlamento;
- il potere esecutivo spetta al Governo;
- il potere giudiziario spetta ai Giudici.
CRISI DELLO STATO LIBERALE
Dopo la Prima guerra mondiale lo Stato liberale entrò in crisi soprattutto in seguito alle rivendicazioni della classe operaia che si era formata con la rivoluzione industriale.
Se da una parte, lo Stato liberale difendeva le libertà di tutti i cittadini, dall'altra, sosteneva la proprietà che era un privilegio riservato alla classe borghese.
Da questa crisi non venne fuori una sola forma di Stato, ma diverse, a seconda delle idee che prevalsero. Dallo Stato liberale nacquero:
- lo Stato socialista;
- lo Stato totalitario detto anche autoritario;
- lo Stato democratico che ereditò le caratteristiche dello Stato liberale e ne rappresenta una sua evoluzione.