IL PROFITTO

IL COMPENSO SPETTANTE ALL'IMPRENDITORE

PROFITTO

Il profitto è il reddito che l'imprenditore percepisce per la sua attività di organizzazione e di gestione dell'impresa.

L'impresa realizza un profitto quando i ricavi conseguiti sono superiori rispetto ai costi sostenuti. Il profitto, infatti, è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi del periodo.

Quindi:

PROFITTO = RICAVI - COSTI.

MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO

L'imprenditore tende sempre a rendere massimo il suo profitto. Quindi sceglierà il livello di produzione che, tenuto conto dei fattori produttivi di cui dispone e delle richieste del mercato, gli permetterà di raggiungere tale obiettivo.

La massimizzazione del profitto non è, però, un obiettivo che l'imprenditore deve perseguire ad ogni costo. Altri obiettivi, come la sicurezza sul lavoro, la tutela dell'ambiente, la tutela della salute dei consumatori, possono portare a limitare il profitto atteso.

REMUNERAZIONE ALEATORIA

Il profitto rappresenta una remunerazione aleatoria per l'imprenditore: in altre parole, l'imprenditore non ha la sicurezza che, dallo svolgimento dell'attività dell'impresa, conseguirà un profitto, né sa con certezza quale sarà la sua entità. Ciò è legato al rischio d'impresa.

Errori di previsione da parte dell'imprenditore, eventi non prevedibili da parte dello stesso, costi superiori al previsto dovuti ad eventi accidentali, possono portare a conseguire un profitto inferiore rispetto a quello atteso o possono potare l'impresa ad una situazione di perdita che si verifica quando i costi sostenuti superano i ricavi conseguiti.

TEORIE SUL PROFITTO

Tre sono le principali teorie economiche sul profitto che si sono formate nel corso degli anni:

  • la teoria del profitto come residuo;
  • la teoria del plusvalore;
  • la teoria delle innovazioni.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

TEORIA DEL PROFITTO COME RESIDUO

La teoria del profitto come residuo è una teoria legata ai nomi di Adam Smith e David Ricardo ed è stata condivisa dagli esponenti della scuola classica.

Essa afferma che il profitto è ciò che rimane al capitalista dopo aver remunerato i fattori produttivi utilizzati.

Poiché uno dei fattori produttivi impiegati è il lavoro, la cui remunerazione è il salario, è evidente che il profitto è tanto maggiore quanto minori sono i salari, a parità di altre condizioni.

Si parla di teoria del profitto come residuo proprio perché il compenso che spetta al capitalista ha una natura residuale.

TEORIA DEL PLUSVALORE

La teoria del plusvalore è una teoria elaborata da Karl Marx che afferma che il profitto è dato dalla differenza tra il valore dei beni prodotti e il salario di sussistenza corrisposto ai lavoratori.

TEORIA DELLE INNOVAZIONI

La teoria delle innovazioni è stata enunciata da Joseph A. Schumpeter.

Essa sostiene che il profitto viene realizzato quando un imprenditore immette una innovazione nel mercato. Via via che le altre imprese iniziano ad adottare, anch'esse, tale innovazione il profitto conseguito si riduce fino ad annullarsi.

 
 
 

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