FUNZIONE DI COBB-DOUGLAS

LA FUNZIONE DI PRODUZIONE DI COBB-DOUGLAS E I RENDIMENTI DI SCALA

FUNZIONE DI COBB-DOUGLAS

Si chiama funzione di Cobb-Douglas una funzione di produzione molto importante in quanto rappresenta molti processi produttivi reali. Essa si presenta nella forma:

Q = ALα Kβ

con

α > 0    e    β > 0.


Nella nostra funzione A, α, β assumono dei valori precisi all'interno di una data impresa.


Ad esempio, in una ipotetica impresa, tali parametri potrebbero assumere i seguenti valori:

A = 10   α = 1/2   β = 1/2


La funzione di produzione sarebbe, quindi:

Q = 10·L1/2·K1/2

RENDIMENTI DI SCALA DELLA FUNZIONE DI COBB-DOUGLAS

Quando ci troviamo di fronte ad una funzione di Cobb-Douglas è molto semplice comprendere se essa ha rendimenti di scala costanti, crescenti o decrescenti.

Infatti è sufficiente guardare la somma degli esponenti:

  • se α + β = 1, la funzione ha rendimenti di scala costanti;
  • se α + β > 1, la funzione ha rendimenti di scala crescenti;
  • se α + β < 1, la funzione ha rendimenti di scala decrescenti.

La regola vale anche nel caso in cui, anziché due input, ce ne sono di più: si tratta sempre di verificare che la somma degli esponenti di tutti gli input sia uguale, maggiore o minore di uno.

ESEMPIO

Tornando all'esempio precedente

Q = 10·L1/2·K1/2


In questo caso abbiamo:

α + β = 1/2 + 1/2 = 1.


La funzione di produzione ha rendimenti di scala costanti.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

DIMOSTRAZIONE

Ora cerchiamo di capire il perché di quello che abbiamo detto.

Abbiamo visto in precedenza, parlando della funzione di produzione e dei rendimenti di scala, come fare per capire il tipo di rendimento di scala di una funzione di produzione, cioè dobbiamo confrontare

f(tx1, tx2, ...txn)   con    tf(x1, x2, ...xn)


Adesso si tratta di applicare il medesimo procedimento alla funzione di Cobb-Douglas.

f(tx1, tx2) = A (tx1)α · (tx2)β = A·tα·x1α·tβ·x2β = A·t(α+β)·x1α·x2β


Ora osserviamo che:

A·t(α+β)·x1α·x2β

può essere scritto anche così:

t(α+β)·A·x1α·x2β

ma

A·x1α·x2β

non è altro che la funzione di partenza.

Quindi

t(α+β)·A·x1α·x2β

è uguale a

t(α+β)·f(x1, x2)


Pertanto possiamo dire che

f(tx1, tx2) = t(α+β)·A·x1α·x2β


Andiamo a confrontare la nostra funzione con la funzione

tf(x1, x2, ...xn)


E' chiaro che:

  • quando α + β = 1 avremo che

    t1·A·x1α·x2β = t·A·x1α·x2β

    pertanto la funzione ha rendimenti di scala costanti;



  • quando α + β > 1 avremo che

    tα+β·A·x1α·x2β > t·A·x1α·x2β

    pertanto la funzione ha rendimenti di scala crescenti;



  • quando α + β < 1 avremo che

    tα+β·A·x1α·x2β < t·A·x1α·x2β

    pertanto la funzione ha rendimenti di scala decrescenti.


 
 
 

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