INTERPRETAZIONE DELLE NORME GIURIDICHE SECONDO I RISULTATI
INTERPRETAZIONE DICHIARATIVA, ESTENSIVA, RESTRITTIVA
INTERPRETAZIONE DELLE NORME GIURIDICHE SECONDO I RISULTATI
A seconda dei risultati che l'interpretazione della norma giuridica indente raggiungere, essa può essere:
- un'interpretazione dichiarativa;
- un'interpretazione estensiva;
- un'interpretazione restrittiva.
INTERPRETAZIONE DICHIARATIVA
Si parla di interpretazione dichiarativa quando le parole usate dal legislatore esprimono esattamente il suo pensiero e la volontà della norma stessa.
Quando ciò non accade è necessario ricorrere all'interpretazione estensiva o all'interpretazione restrittiva.
INTERPRETAZIONE ESTENSIVA
Si parla di interpretazione estensiva quando le parole usate dal legislatore non esprimono esattamente il suo pensiero e la volontà della norma stessa, per cui la norma finisce col dire meno rispetto a quanto il legislatore volesse dire.
Per questa ragione, chi interpreta la legge, estende il suo significato in modo da ristabilire con esattezza la volontà del legislatore.
Esempio: il 1° comma dell'art.2048 del Codice civile prevede che "il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all'affiliante."
La norma prevede una responsabilità dei genitori per i fatti illeciti compiuti dai figli minori. Essa, invece, non prende in esame il caso del figlio minore adottato.
Anche se la norma in esame non prevede espressamente tale caso si può ritenere che la responsabilità per fatti illeciti compiuti dai figli minori adottati ricada sui genitori adottanti perché esercitano la responsabilità genitoriale esattamente come i genitori di figli nati nel matrimonio.
Si può, quindi, estendere l'interpretazione della norma a tale caso.
INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA
Si parla di interpretazione restrittiva quando le parole usate dal legislatore non esprimono esattamente il suo pensiero e la volontà della norma stessa, per cui la norma finisce col dire più di quanto il legislatore volesse dire.
Per questa ragione chi interpreta la legge restringe il suo significato in modo da ristabilire quella che era la volontà del legislatore.
Esempio: in un parco pubblico esiste il divieto di circolazione dei veicoli. La norma può essere interpretata escludendo la possibilità di circolazione, oltre che ai veicoli a motore, anche alle bici, restringendo così il significato della norma a quella che si ritiene fosse la volontà della stessa, ovvero garantire la possibilità di passeggiare in tutta tranquillità nel parco.