L'ERRORE VIZIO
ERRORE DI FATTO E DI DIRITTO. ERRORE ESSENZIALE E NON ESSENZIALE. ERRORE DI CALCOLO
NOZIONE DI ERRORE
L'errore consiste in una falsa conoscenza:
- di un fatto;
- di una norma giuridica.
L'individuo, proprio perché ha una conoscenza distorta della realtà è spinto a volere una cosa diversa da quella che avrebbe voluto se ne avesse avuto una conoscenza corretta.
IGNORANZA
L'ignoranza, invece, consiste nella completa mancanza di conoscenza.
Essa produce gli stessi effetti dell'errore poiché porta a formare una volontà diversa rispetto a quella che si sarebbe formata avendo una conoscenza della realtà effettiva.
ERRORE DI FATTO E ERRORE DI DIRITTO
L'errore può essere di due tipi:
- errore di fatto;
- errore di diritto.
L'errore di fatto consiste nella falsa conoscenza o nell'ignoranza della condizione di una cosa o di una persona. Esempio: Tizio acquista un terreno ritenendolo edificabile anche se in realtà esso non lo è. Chiaramente paga un prezzo molto superiore a quello che sarebbe stato disposto a pagare se avesse saputo che il terreno non è edificabile.
L'errore di diritto consiste nella falsa conoscenza o nell'ignoranza circa l'esistenza, il significato o l'applicabilità di una norma giuridica. Esempio: Tizio adotta un certo comportamento perché non sa che è entrata in vigore una determinata norma giuridica oppure non sa che una norma è stata abrogata.
ERRORE ESSENZIALE
L'errore di fatto è essenziale quando cade:
- sulla natura del negozio giuridico. Esempio: Tizio crede di dare in locazione un bene, ma in realtà ha concluso un contratto di enfiteusi;
- sull'oggetto del negozio giuridico. Esempio: Tizio crede che gli oggetti che intende comprare siano piante di arance invece sono piante di mandarini;
- su una qualità della cosa che forma oggetto del negozio che, secondo il comune apprezzamento o in relazione alle circostanze deve essere determinante per il consenso. Esempio: Tizio crede di comprare un tessuto di seta, mentre si tratta di un tessuto sintetico;
- sulla persona, cioè sull'identità o sulle qualità di essa, quando si tratta di negozi nei quali, l'una o le altre, siano determinanti per il consenso. Esempio Tizio vende una casa a rate a Caio scambiandolo per Sempronio. La differenza può essere rilevante dato che la situazione economica e patrimoniale di Caio e di Sempronio non è detto che sia la stessa.
L'errore di diritto è essenziale nel caso in cui è stata la ragione unica e determinante del negozio.
ANNULLABILITA' DEL NEGOZIO
Il negozio giuridico è annullabile se l'errore è:
- essenziale;
- riconoscibile dall'altra parte. L'art.1431 precisa che "l'errore si considera riconoscibile quando, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto ovvero alla qualità dei contraenti, una persona di normale diligenza avrebbe potuto rilevarlo".
La parte non in errore può, però, offrire di eseguire il negozio in modo conforme al contenuto e alle modalità che la parte caduta in errore avrebbe voluto se non fosse incorsa nell'errore (art.1432 Codice civile).
ERRORE NON ESSENZIALE
In tutti i casi nei quali ci troviamo di fronte ad un errore diverso da quelli essenziali, si parla di errore non essenziale.
L'errore non essenziale non rappresenta un vizio della volontà e, di conseguenza, non rende annullabile il negozio.
Può dar luogo al risarcimento del danno, ad una riduzione o ad un supplemento del prezzo.
ERRORE DI CALCOLO
Tra gli errori non essenziali vi è l'errore di calcolo. Esso non dà luogo all'annullamento del contratto, ma solamente ad una sua rettifica.
Unica eccezione alla regola sopra esposta è data dal caso in cui l'errore di calcolo si concretizza in un errore sulla quantità, ed esso sia stato determinante del consenso (art.1430 Codice civile). Esempio: Tizio, in seguito ad un errore di calcolo, ha comprato 1.000 kg di merce anziché 500.