I TITOLI DI CREDITO
COSA SONO I TITOLI DI CREDITO
TITOLI DI CREDITO
I titoli di credito sono documenti che rappresentano un credito che il loro possessore vanta nei confronti dell'ente che li ha emessi.
Esempio: il signor Rossi sottoscrive un titolo emesso dall'ente X. In altre parole egli dà dei soldi all'ente X e riceve in cambio un documento che rappresenta il suo credito nei confronti di tale ente, cioè il suo diritto alla restituzione della somma data all'ente X.
I titoli di credito sono detti anche titoli pubblici o titoli privati, a seconda dei casi, o più semplicemente titoli. Essi possono essere chiamati anche fondi pubblici o fondi privati.
Il possessore di un titolo può scambiarli su un mercato detto mercato mobiliare. Data l'estrema facilità con la quale i titoli possono essere scambiati, essi prendono anche il nome di valori mobiliari.
VARI TIPI DI TITOLI
Esistono vari tipi di titoli. Soprattutto possiamo classificare i titoli:
- a seconda dell'ente emittente;
- a seconda della loro scadenza.
TITOLI PUBBLICI E TITOLI PRIVATI
A seconda dell'ente emittente i titoli si differenziano in titoli pubblici e titoli privati.
I titoli pubblici sono titoli emessi dagli enti pubblici, come lo Stato, le Regioni e i Comuni. Essi sono detti anche fondi pubblici.
I titoli privati sono emessi da aziende private. Non tutte le aziende possono emettere titoli: questa facoltà è concessa solamente alle Società per Azioni (S.p.A) e alle Società in Accomandita per Azioni (S.a.p.A.). I titoli privati sono detti anche fondi privati.
I titoli privati possono essere di due tipi:
SCADENZA DEI TITOLI
La scadenza di un titolo è la data alla quale avverrà il suo rimborso da parte dell'ente emittente.
A seconda della loro scadenza i titoli possono essere:
- a breve scadenza. Essi hanno una scadenza massima di 18 mesi;
- a media scadenza, cioè aventi una scadenza che va dai 18 mesi ai 5 anni;
- a lunga scadenza, nel caso di scadenze superiori ai 5 anni.
Esistono poi dei titoli a scadenza indeterminata, ovvero per i quali non è fissata una data di scadenza. Rientrano in questa categoria di titoli le azioni.
VALORI DI UN TITOLO
Un titolo ha diversi valori:
- il valore nominale, ovvero il valore indicato sul titolo;
- il valore di emissione, cioè la somma che occorre pagare all'ente emittente per sottoscrivere il titolo;
- il valore di mercato, cioè il prezzo che occorre pagare per acquistare il titolo successivamente alla sua emissione. Per i titoli quotati in borsa il valore di mercato è dato dalla quotazione. Esso, a volte, è detto anche valore corrente;
- il valore di rimborso, cioè l'importo che l'ente emittente restituisce al possessore del titolo al momento della sua estinzione. In genere, ma non necessariamente, esso coincide con il valore nominale.
Esempio: il signor Rossi sottoscrive 100 titoli del valore nominale di 50 euro. Egli versa all'ente emittente 50 euro per ogni azione sottoscritta (valore di emissione). Dopo alcuni mesi il signor Rossi vende metà dei suoi titoli al prezzo di 52 euro (valore di mercato). Alla scadenza egli riceve dalla società emittente, per i titoli ancora in suo possesso, 50 euro a titolo (valore di rimborso).
VALORE DI EMISSIONE
Il valore di emissione di un titolo può essere:
- alla pari;
- sopra la pari;
- sotto la pari.
Il valore di emissione di un titolo è alla pari se esso coincide con il suo valore nominale. Esempio: il signor Rossi, per sottoscrivere un titolo del valore nominale di 50 euro, deve versare all'ente emittente esattamente 50 euro.
Il valore di emissione di un titolo è sopra la pari se esso è superiore rispetto al suo valore nominale. Esempio: il signor Rossi, per sottoscrivere un titolo del valore nominale di 50 euro, deve versare all'ente emittente 55 euro.
Il valore di emissione di un titolo è sotto la pari se esso è inferiore rispetto al suo valore nominale. Esempio: il signor Rossi, per sottoscrivere un titolo del valore nominale di 50 euro, deve versare all'ente emittente 43 euro.