CLASSIFICAZIONE DEI BENI ECONOMICI
LE TIPOLOGIE DEI BENI ECONOMICI
VARIE CLASSIFICAZIONI DEI BENI ECONOMICI
I beni economici si distinguono:
- in base alla presenza o meno del requisito della materialità in beni materiali e beni immateriali;
- in base alla facilità di spostamento in beni mobili e beni immobili;
- in base alla loro funzione in beni di consumo e beni strumentali;
- in base alla modalità di soddisfacimento dei bisogni in beni durevoli e beni non durevoli;
- in base ai loro reciproci rapporti in beni complementari e beni succedanei;
- in base alla loro disponibilità nel tempo in beni presenti e beni futuri;
- in base al tipo di bisogno da soddisfare in beni individuali e beni collettivi.
BENI MATERIALI E BENI IMMATERIALI
La distinzione tra beni materiali e beni immateriali è basata sulla presenza o meno del requisito della materialità, cioè della consistenza corporea.
Esempio: sono beni materiali una casa, un libro, un computer. Sono beni immateriali un diritto di brevetto, una licenza, un software.
BENI MOBILI E BENI IMMOBILI
I beni mobili sono quei beni che possono essere spostati da un luogo all'altro con molta facilità.
Esempio: sono beni mobili una chitarra, un vestito, un tavolo.
I beni immobili, invece, sono beni che non possono essere spostati fisicamente.
Esempio: sono beni immobili una casa, un terreno, un pozzo.
BENI DI CONSUMO E BENI STRUMENTALI
I beni di consumo sono quei beni che producono un'utilità diretta per il consumatore. Per questa ragione essi sono detti anche beni diretti.
Esempio: sono beni di consumo i generi alimentari, gli abiti.
I beni strumentali sono quelli che non vengono consumati direttamente, ma servono per la produzione di altri beni. Essi sono detti anche beni indiretti o beni di investimento o fattori produttivi o ancora beni di produzione.
Esempio: sono beni strumentali i macchinari usati da un'azienda per l'ottenimento dei prodotti destinati alla vendita, ma anche le materie prime usate dalla stessa azienda per ottenere i prodotti finiti.
La distinzione tra beni di consumo e beni strumentali non è assoluta, ma varia a seconda del soggetto che li utilizza.
Esempio: l'automobile è un bene di consumo per la famiglia che la usa per i suoi spostamenti, mentre è un bene strumentale per un rappresentante di commercio che senza l'auto non potrebbe raggiungere i propri clienti.
All'interno dei beni strumentali distinguiamo i beni che formano:
- il capitale fisso;
- il capitale circolante.
Il capitale fisso è dato da quei beni che partecipano più volte al processo produttivo. Mentre per capitale circolante si intendono i beni che partecipano una sola volta al processo produttivo.
Esempio: fanno parte del capitale fisso i macchinari, gli impianti, gli uffici, i magazzini, i locali destinati all'attività produttiva e commerciale. Mentre il capitale circolante è formato da materie prime, combustibili, lubrificanti, ecc...
BENI DUREVOLI E BENI NON DUREVOLI
Sono beni durevoli quei beni che possono essere usati più volte al fine del soddisfacimento di un bisogno. Questi beni sono detti anche a fecondità ripetuta.
Esempio: sono beni durevoli un automobile, gli elettrodomestici, gli abiti.
Sono beni non durevoli i beni che esauriscono la loro utilità con l'utilizzo. Questi beni sono detti anche a fecondità semplice.
Esempio: sono beni non durevoli gli alimenti per un individuo o le materie prime per un'azienda.
Nel caso di beni strumentali possiamo dire che:
- i beni a fecondità ripetuta formano il capitale fisso;
- i beni a fecondità semplice formano il capitale circolante.
BENI COMPLEMENTARI E BENI SUCCEDANEI
Quando due o più beni sono usati insieme per soddisfare un bisogno essi si dicono complementari.
Esempio: sono beni complementari l'automobile e la benzina, un elettrodomestico e la corrente elettrica, il caffè e lo zucchero.
Quando un soggetto può scegliere tra due o più beni quale usare per soddisfare un bisogno essi si dicono succedanei. Va osservato però che, normalmente, uno di essi è di qualità inferiore rispetto all'altro bene.
Esempio: olio di oliva e olio di semi, burro e margarina, vino e birra, automobile e tram, sono beni succedanei in quanto essi sono tra loro sostituibili per soddisfare uno stesso bisogno.
Il concetto di complementarietà e di succedaneità è, tuttavia, soggettivo.
Esempio: un soggetto considera il caffè e lo zucchero come due prodotti complementari in quanto li consuma insieme. Per un altro soggetto, che prende il caffè amaro, tale complementarietà non sussiste.
Per un soggetto, vino e birra possono essere tra loro succedanei. Per un altro, che non ama la birra, sono tra loro succedanei due tipi di vino diversi.
BENI PRESENTI E BENI FUTURI
I beni presenti sono quei beni che possono essere consumati subito.
I beni futuri sono quei beni che saranno disponibili per il consumo in un momento futuro.
BENI INDIVIDUALI E BENI COLLETTIVI
Sono beni individuali quei beni che soddisfano bisogni individuali.
Sono beni collettivi quei beni che soddisfano bisogni collettivi.