OSCILLAZIONE DEI CAMBI
CAMBI INSTABILI, SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE DEI CAMBI
OSCILLAZIONE DEI CAMBI
Le variazioni della domanda e dell'offerta di valuta estera possono portare a delle oscillazioni dei cambi. Queste oscillazioni determinano una certa instabilità dei tassi che favoriscono manovre speculative.
Esempio: quando il tasso di cambio di una moneta straniera è basso, uno speculatore acquista una notevole quantità di essa. Questo determina un aumento del tasso di cambio per effetto dell'aumento della domanda. A questo punto lo speculatore rivende la moneta straniera guadagnando la differenza tra il tasso di cambio di vendita e quello di acquisto. Tuttavia, la vendita di un forte quantitativo di moneta straniera porta ad un nuovo abbassamento del tasso di cambio.
In genere, l'attività speculativa, accentua le oscillazioni dei cambi generando ulteriori elementi di rischio nel commercio internazionale.
INTERVENTI DELL'AUTORITA' MONETARIA
Al fine di evitare le manovre speculative, le autorità monetarie intervengono per garantire la stabilità dei cambi nel tempo.
Quando il tasso di cambio sale, le autorità monetarie vendono valuta estera proveniente dalle proprie riserve, in modo da aumentare l'offerta di valuta e far scendere il cambio.
Quando il tasso di cambio scende, le autorità monetarie acquistano valuta estera in modo da aumentare la domanda e far salire il cambio.
Tuttavia può accadere che, nonostante questi interventi dell'autorità monetaria, si manifestino degli squilibri duraturi nel tempo. In altre parole il tasso di cambio continua a scendere nonostante sia intervenuta l'autorità monetaria o, viceversa, continua a salire. In questi casi è necessario effettuare una verifica dei tassi di cambio.
SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE DEL TASSO DI CAMBIO
Se si assiste ad una continua perdita del valore di una moneta rispetto a quello delle altre monete si parla di svalutazione del cambio. In altre parole aumenta la quantità della moneta svalutata necessaria per acquistare una unità di moneta straniera.
Quando, invece, si ha un continuo aumento del valore di una moneta rispetto a quello delle altre monete si parla di rivalutazione del cambio. In altre parole diminuisce la quantità della moneta rivalutata necessaria per acquistare una unità di moneta straniera.
INFLAZIONE E TASSI DI CAMBIO
Se in un paese vi è una forte inflazione, e quindi un continuo aumento dei prezzi, i residenti avranno convenienza ad acquistare beni provenienti dall'estero i cui prezzi saranno inferiori. In questo modo si avrà un aumento delle importazioni.
Allo stesso tempo, gli stranieri non avranno convenienza ad acquistare i beni del paese colpito dall'inflazione, avendo un prezzo maggiore, con la conseguenza che si assisterà ad un calo delle esportazioni.
Essendo aumentate le importazioni, cresce la domanda di valuta straniera e, quindi, il tasso di cambio di quest'ultima. Lo Stato potrà intervenire offrendo sul mercato le proprie riserve valutarie al fine di contrastare tale aumento. Nel momento in cui le riserve valutarie si esauriscono diventa impossibile mantenere il precedente tasso di cambio e occorre procedere alla sua svalutazione riconoscendo che la moneta nazionale ha un minor valore, non solo rispetto alle merci per effetto dell'inflazione, ma anche rispetto alle monete straniere.
Se, invece, in un paese non vi è inflazione, o questa è molto inferiore rispetto ad altri paesi, il prezzo dei prodotti nazionali sarà inferiore rispetto a quello dei prodotti stranieri e ciò farà aumentare le esportazioni e ridurre le importazioni.
Di conseguenza si assisterà ad un aumento della domanda di valuta nazionale e ad un aumento del suo tasso di cambio. Ciò farà affluire moneta straniera nello Stato. Per contrastare tale fenomeno sarà necessario procedere alla rivalutazione del tasso di cambio riconoscendo che la moneta nazionale ha un maggior valore rispetto alle monete straniere.